2020 annus horribilis
Se ne vanno in tanti con il virus omicida. La terra fertile che distanzia risparmia molti nel contado.Il vigneto chiama a tempo pieno.
Il tempo se l’e’ portato via: ora manca anche se rimane ancora tanto di buca fonda piu’ di un piede agrimensorio. La croce e’ simbolo di cima dove si unisce terra e cielo. Di li’, con l’occhio a sud, si vede San Marco e il suo campanile lanciforme.
panorama dal Mondragon le altre colline più sotto Arfanta, Comune di Tarzo
Io e Alessandro vogliamo una croce alta. Alta vuol dire piu’ di sei metri, una traversa di porta. Tirarla su in due non e’ da ridere. Ed allora non si ride, si suda da bestia e si lavora di piccone e fune marinaresca. Erigerla la’ in cima e’ roba da braccia forti, quelle di Lisander Magnum, ovvio.
Ci vuole un giorno di fatiche ma alla fine il risultato e’ quello voluto. La croce e’ alta e maestosa. Croce Chiara. Confido. Proteggera’.