Dal Regno Italico al Regno d’Italia
La storia del Podere De Ponti affonda le radici nell’Impero Italico che vedeva Napoleone Bonaparte imperatore: siamo all’inizio del 1800 e la zona di Mondragon soggiaceva sotto il Territorio di Arfanta nel Dipartimento del Tagliamento.
Una mappa cartografica del 1813 identifica già la proprietà e la strada di accesso Comunale detta Dei Ponti. Nelle particelle dei nuclei abitativi della proprietà sono già segnalati filari vitati.
Poca cosa ma dobbiamo ricordare la viticoltura intensiva non esisteva ancora e le viti erano presenti ai bordi delle strade di accesso alle proprietà e spesso maritate con alberi come l’olmo, l’acero, il pioppo o il gelso quest’ultimo indispensabile per l’allevamento del baco da seta. Nelle cartografie del 1813 abbiamo una segnalazione puntiforme delle viti nell’ambito delle particelle ad attestare una maggior rendita domenicale. Difficile dire quale fosse il vitigno di quei filari di più di 200 anni fa ma certo uve autoctone quali Bianchetta, Marzemina e Prosecca.
La storicità viticola del podere prosegue nel tempo attraverso duecento anni di storia dove viene mantenuta la destinazione vitivinicola dei terreni pur nella diversificazione legata alla sussistenza delle famiglie contadine succedutesi nella conduzione.
Dalla Repubblica Italiana al Patrimonio Unesco
Dai filari che garantivano l’uva per un fabbisogno familiare si è passati progressivamente ad una coltivazione settoriale volta ad esaltare le migliori caratteristiche dei frutti destinati alla vinificazione.
Gli attuali conduttori del Podere Luca e Alessandro De Ponti, dopo un progetto di risistemazione della proprietà votato ad esaltare la bellezza del paesaggio, il rispetto delle tipologie vitivinicole ed il recupero di pozzi storici, ha cominciato una produzione esclusiva di uve per un Prosecco Superiore unico in qualità.
Tutto questo con la complicità di una collina a giro poggio dall’ineguagliabile esposizione solare, di una altezza di 400 metri s.l.m., di un terreno naturalmente irrigato e di un avvolgente bosco di castagni. Dall’alto del vigneto un panorama esclusivo: la Laguna Veneziana. Risultato: uno spumante al vertice della piramide produttiva.
Se l’Unesco ha riconosciuto quest’area patrimonio dell’Umanità il Podere De Ponti riconosce il miglior Prosecco e lo vuole quale prodotto della sua terra.
Uno spumante al vertice della piramide produttiva
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